Ci sono personaggi, che sono cresciuti insieme a noi o forse dovrei dire che noi siamo cresciuti insieme a loro, o - meglio ancora - loro ci hanno accompagnati in quel pezzo di strada nel mondo della musica mentre capivamo cosa potesse piacerci per davvero, o quale mood potesse rappresentarci.
Ci sono personaggi che hanno fatto letteralmente parte delle nostre stagioni musicali, degli appuntamenti con la musica, e che sono diventati un must, iconici nel modo loro di essere persone, oltre che professionisti.
Ogni anno, dal 1994 abbiamo approcciato al Festival di Sanremo con quella frase iconica che tale resterà: Dirige il maestro Peppe Vessicchio". Sì, lui, che oggi ha lasciato il mondo, con la stessa sobrietà con la quale ha vissuto.
Professionista indiscusso, direttore della famosa orchestra sanremese, arrangiatore, musicista, che ha firmato canzoni storiche con Gino Paoli, Bennato, Peppino di Capri; ma anche con Zucchero, Antonacci, Ron, la Vanoni.
E proprio quando a Sanremo non ha diretto più già ha iniziato a mancarci, e noi, abbiamo continuato a nominarlo, perché senza di lui alla conduzione dell'orchestra della famosa kermesse canora non era lo stesso. Ogni anno ci si siamo questi: “chissà se ci sarà Vessicchio”.
Con lui alla conduzione hanno vinto gli Avion Travel , Alexia, Valerio Scanu e Roberto Vecchioni.
Lui, con la sua barba bianca mai in disordine, con la sua aplomb, che sorrideva appena, anche quando era particolarmente divertito, che non si è mai offeso quando Fiorello lo inseriva nei suoi schetch sottolineando le sue sottili labbra chiamandele “bancomat”. Lui che con la bacchetta in mano, creava una suggestione emotiva, oltre che armonia musicale.
Peppe Vessicchio, direttore anche dell'orchestra della trasmissione Amici, quando i ragazzi durante il serale cantavano rigorosamente dal vivo con musicisti veri a coronare le esibizioni. Lui che i cantanti li sceglieva, lui professionista preparato e competente.
Napoletano, classe 1956, questo pomeriggio è scomparso a soli 69 anni all'ospedale San Camillo di Roma dove era arrivato a seguito di una complicazione improvvisa dovuta ad una polmonite interstiziale.
Lo abbiamo amato tutti, è stato il volto più amato della musica e della televisione, ma soprattutto il più amato dal pubblico.
Profonda l'amicizia del Maestro con il gruppo comico “The Jackal” che dalle pagine dei social lo ringraziano per i tanti aneddoti che aveva raccontato loro, concedendogli l'onore di lavorare con lui.
il suo talento e la sua sensibilità musicale non potranno essere né archiviati né dimenticati.
Il bello è che ad essere dispiaciuti per la sua prematura dipartita sono stati i tantissimi giovani che nel tempo hanno imparato ad apprezzare.
La notizia, io, l'ho appresa da mia figlia Rebecca.
Non ci saranno altri Peppe Vessicchio, Maestro.
E continueremo a sentirti presente ogni volta che sentiremo pronunciare la frase" dirige il maestro …" e noi di sottofondo, sottovoce diremo “il maestro Peppe Vessicchio”
